martedì 18 dicembre 2012

COME RIDURRE LA SPESA PUBBLICA DI 80/MD DI EURO

Prima di iniziare il post desidero segnalarvi il sito di un’amica di FID; Lei si chiama Elena Bombardieri è ingegnere e mamma di due bambini. Bene credetemi la lettura dei suo post merita perché tutto quello che scrive è frutto di analisi serie ed accurate ed inoltre, cosa ancora più importante, trovo che scriva col cuore mettendoci veramente tanta convinzione e passione.
Detto questo passo al lavoro odierno.
Nei post precedenti ho sottolineato le problematiche di sviluppo cui va incontro il mondo occidentale.
Parlando di crescita e quindi del problema di come creare sviluppo  non possiamo non sottolineare che l’Italia è senz’altro una delle nazioni più in difficoltà e pertanto qui da noi, se si vorrà uscire dall’attuale impasse, occorrerà intraprendere  azioni più forti e mirate.
Ribadisco fino alla noia che senza uno stimolo fiscale  l’economia non potrà ripartire.
Le formazioni politiche impegnate nelle prossime elezioni non hanno in alcun  modo trattato l’argomento se non dicendo: bisogna far ripartire la crescita. . .ecc. ecc.   nessuna proposta nessuna idea solo tanta improvvisazione.
Solo  Fermare il Declino ha messo nero su bianco alcune proposte senz’altro interessanti ma, come ho peraltro ribadito al Dr. Giannino, a mio avviso ancora insufficienti.
Io penso che oggi non si possano più ripetere gli errori del passato; troppo spesso i problemi sono stati sottovalutati e si è finito col prendere decisioni sempre troppo deboli e sempre in ritardo.
Non voglio entrare nel merito delle strategie in quanto non sono il ministro dello sviluppo economico; dico solo che a mio avviso sarà importante puntare su tre settori:
TURISMO
ALIMENTARE DI BASE E INDUSTRIA DERIVATA
MANUFATTURIERO DI QUALITA’
Oggi non voglio perdermi nel parlare di turismo ma trovo solamente vergognoso che l’Italia non sia al primo posto nelle graduatorie mondiali in tale settore; in una gara ipotetica l’Italia non dovrebbe neanche gareggiare visti i vantaggi che la storia e madre natura ci hanno assegnato. La competizione dovrebbe tenersi fra le varie nazioni del mondo per il secondo posto ed invece amaramente constato la ns costante discesa nelle classifiche mondiali. Serve cambiare la rotta e non dico altro. . . . . .
All’alimentare e ai problemi della filiera dedicherò un prossimo post.
Quanto al manufatturiero credo che servano provvedimenti di politica economica capaci da un lato di accompagnare la crescita delle esportazioni delle aziende (scelte politiche nuove per supportare le aziende Italiane sui nuovi mercati ) e dall’altro una importante e dico importante riduzione del cuneo fiscale per poter abbattere il costo del lavoro e far riacquisire competitività ai ns prodotti.
Quanti soldi servono per far cio’: io dico tanti anzi tantissimi. . . .
DICIAMO 80/MD  DI EURO
Una pazzia ?  Forse si ma solo così si potrà andare ad incidere veramente per rilanciare l’economia.
La Francia di recente ha pensato provvedimenti per 30/MD; perché noi non possiamo pensare più in grande?
Nel prossimo post oltre  all’agroalimentare  spiegherò come utilizzerei tali somme; oggi mi voglio limitare ad eencare le varie azioni  da intraprendere per  ricavare questi denari.
Prima di iniziare vorrei segnalarvi due  link:

Credetemi sono due letture lunghe ma interessanti.
La prima è ’ uno studio i svolto da Piero Giarda per conto dell’Università Cattolica del Sacro Cuore con la quale l’autore va ad analizzare le varie dinamiche che hanno causato l’enorme dilatazione della spesa pubblica in Italia.
Sono tutte cose note ai più ma fa riflettere osservare che alcune voci di spesa sembrino veramente fuori controllo.
La dinamica delle pensioni con un’esplosione delle stesse causata da tante scelte sbagliate effettuate fra il 1980 ed il 2000.
Il resto della spesa  pubblica   che subisce  poi una costante dilatazione senza alcuna apparente spiegazione e soprattutto senza alcun vero contrasto al fenomeno.
L’analisi è spietata; da un lato si evidenzia come il settore pensionistico soffra soprattutto a causa delle  elevate pensioni pagate nel settore pubblico e dall’altro si nota come la spesa a euro correnti sia cresciuta  dal 2000 ad oggi del 29% in più  rispetto al deflattore dei consumi privati (tabelle pag. 15 e 20 dello studio).
L’osservatore nota  fra l’altro che si sono concessi ai dipendenti pubblici incrementi retributivi troppo elevati se paragonati alle dinamiche del settore privato e soprattutto se confrontati ai modesti guadagni di produttività ottenuti.
Lo studio del Prof. Giavazzi invece partendo dall’analisi dei flussi di contributi che le aziende ricevono a vario titolo in Italia ci ricorda ancora una volta che l’unico modo di risanare i conti pubblici passa dai tagli di spesa, operazione che NON GENERA RIDUZIONI DEL PIL e non invece dagli aumenti di tasse che hanno come sappiamo effetti devastanti sull’economia di uno stato.
Ecco che il quadro si fa più chiaro ; si dovrà agire solo sul fronte della spesa pubblica tagliando gli sprechi e anche qualcosa di più per ricavare le tante risorse necessarie ad un serio abbattimento del cuneo fiscale. Identifichiamo a questo punto i vari settori sui quali andremo ad agire:
PENSIONI       COSTO ATTUALE    230/MD
CONSUMI COLLETTIVI(ACQUISTI DI BENI E SPESA PER STIPENDI)   328/MD
ONERI FINANZIARI  86/MD



PENSIONI
Ormai da diverso tempo si è capito che il  sistema  è in costante disequilibrio in quanto con  l’utilizzo del sistema retributivo si è andati a concedere trattamenti non congrui rispetto al totale dei contributi  versati.
In questa categoria rientrano sicuramente tutte le pensioni /vitalizi erogati ai politici che godendo di trattamenti di favore hanno potuto trarre benefici immotivati ed ingiustificati.
Vi e’ poi il problema delle baby pensioni  che per una buona parte ha riguardato  i lavoratori usciti dalla P.A.
Da ultimo vi sono una serie di pensioni troppo elevate causate dall’uscita del personale della P.A. a condizioni non adeguate  rispetto  dagli accantonamenti versati.
So che tanti si arrabbieranno ma in guerra tutto è lecito; ebbene a mio avviso servirà riparametrare  ai contributi versati tutti i trattamenti superiori ai 2000 euro mensili. Nessun taglio quindi alle pensioni anche più elevate che siano frutto di accantonamenti reali ma solo un taglio invece ai privilegi immeritatamente goduti.
Con tale manovra si possono risparmiare    10/MD   EURO

CONSUMI COLLETTIVI/ACQUISTO BENI E SERVIZI
Questo è la zona del bilancio pubblico dove si annidano di più sprechi e corruzione.
Tutti sappiamo come con una politica dei costi standard si potrebbero  facilmente risparmiare diversi miliardi di euro.
Vi segnalo a tal proposito un studio / proposta di Elena Bombardieri
Ho già sottolineato all’inizio quanto Elena sia  molto brava  e non mi stupisce la qualità del lavoro ma però mi chiedo come mai,  su in alto ,nessuno abbia pensato  di adottare provvedimenti simili?
Il costo delle corruzione è stimato in Italia in circa 50/MD di euro totali ed io credo che almeno per la metà sia compreso nei 120/MD pagati per acquisto di beni e servizi.
Con l’ottimizzazione del settore possiamo risparmiare almeno 20/MD

CONSUMI COLLETTIVI/SPESE PER IL PERSONALE/COSTI DELLA POLITICA
Non vi saranno sfuggite le dinamiche che sono intervenute nell’economia privata dove la concorrenza fra le imprese da un lato e le difficoltà economiche poste dall’economia hanno costretto le aziende ad una maggior efficienza con conseguenti riduzioni del personale utilizzato ed anche delle retribuzioni pagate.
Tutto questo NON è avvenuto nel settore pubblico dove la politica delle assunzioni facili è continuata sino a pochi anni fa. E’ chiaro che il sistema era finalizzato a garantire ai vari politici il mantenimento di bacini elettorali ed inoltre serviva alla P.A. intesa in senso lato a mantenere i privilegi che si era ritagliata.
Facciamo a questo punto dei numeri:
Il personale della P.A. gode di trattamenti superiori nella media rispetto a quello impiegato nelle imprese private di almeno il 10% soprattutto se si ha riguardo alla produttività rilasciata. Il fenomeno si esaspera poi se ci si limita ad analizzare le posizioni dirigenziali spesso ottenute solo per avanzamenti automatici.
Inoltre posso affermare che il personale oggi impiegato /totali 4/M sia in esubero di almeno 300.000 unità.
La proposta che faccio è la seguente:
RIDUZIONE DEGLI STIPENDI MEDI SINO A 1500 EURO MENSILI 3%
DA 1500 A  3000 EURO   5%
OLTRE 3000 EURO 10%
Con tali manovre si andrebbe a riallineare i contratti a quelli delle industrie private e si otterrebbe un risparmio di circa  10/MD
Con la riduzione dei 300.000 dipendenti si otterrebbe poi un ulteriore risparmio di altri 10/MD /tale dato è netto in quanto tiene conto degli ammortizzatori sociali che si dovrebbero attivare per tale personale.
RISPARMIO COSTI DELLA POLITICA
E’ fuor di dubbio che almeno dal punto di vista simbolico questa è la prima voce su cui focalizzare lo sforzo e procedere ai giusti tagli di spesa per un risparmio di almeno 5/MD.
TOTALE RISPARMIO DELLE VOCI  25/MD
A Questo punto mi direte che sono pazzo perché andrei a creare disservizi dovuti alla carenza di personale. . .  e invece no!!!!!!!!!!!!
In Italia 500.000 persone ricevono oggi a vario titolo sussidi di disoccupazione o altro; queste persone sono mantenute a tutti gli effetti dallo stato e pertanto io ritengo che potrebbero essere dallo stesso chiamate a fornire la propria opera  in servizi svolti per l’amministrazione pubblica statale o locale.
Con l’utilizzo delle persone disoccupate si potrebbe  coprire i deficit creati dalle riduzioni  degli organici attuate; inoltre l’altro obiettivo da raggiungere sarebbe quello di  stimolare queste persone altrimenti destinate alla progressiva emarginazione dal mondo economico.

RISPARMIO PER INTERESSI
Qui la cosa si fa breve.
Ho già dedicato troppi post all’analisi e mi basti dire che con le adeguate operazioni si potrebbero risparmiare almeno 25/MD di Euro all’anno(VDS mie proposte Patrimoniale a costo zero e provvedimenti dopo BCE):
RICAPITOLIAMO.
RISPARMI PER.
PENSIONI                                               10/MD
ACQUISTO BENI E SERVIZI                20/MD
PERSONALE /POLITICA                      25/MD
ONERI FINANZIARI                             25/MD
TOTALE                                                   80/MD 
Pari a 5 punti percentuali di PIL
Questo è l’obiettivo cui Fermare il Declino e tutti i partiti seri ed onesti  devono ambire.
Se non si pensa in grande non si ottiene niente e si resta nella . . . . . .(è una roba che puzza).
Finirete la lettura pensando che avremo  300.000 nuovi disoccupati vero?
Con il prossimo post vi spiegherò invece che con queste manovre si potranno  creare oltre 1.000.000 di nuovi posti di lavoro nel settore privato.
Alla prossima.


giovedì 6 dicembre 2012

QUANTO CI E' COSTATO IL GOVERNO MONTI

Il post di oggi vuole essere il sunto dei due precedenti.
Se avrete avuto la pazienza di leggere entrambe le proposte avrete capito che fra il mese di settembre 2011 e il mese di novembre  il mercato era   fortemente sbilanciato verso un fallimento dell'Italia e dell'Euro .
Tutti stavano scommettendo contro il ns. povero paese comprando il CDS a piene mani e vendendo il BTP fino a farlo scendere a livelli mai visti (il 2035 legato all'inflazione registrò un prezzo inferiore a 60).
Detto ciò Vi ho spiegato come con una ardita operazione di mercato si sarebbe potuto guadagnare per l'Italia tantissimi soldi.
Ricapitoliamo:

SCOMMESSA SUI CDS     UTILE COMPRESO FRA 50 E 200/MD EURO

ACQUISTO DEI BTP SOTTO LA PARI   UTILE FRA 75 E 100/MD EURO

Prendendo per buono un dato medio possiamo senz'altro affermare che un obiettivo globale di 200/MD di euro sarebbe stato facilmente raggiungibile.
Voi direte: si ma si sarebbe dovuta applicare una patrimoniale enorme agli Italiani!!!!!!!!!
Ebbene no!!!!
Sarebbe bastato solo impostare le operazioni speculative e poi annunciare la patrimoniale.
L'effetto annuncio seguito da 10 giorni di feroci lamentele in Italia sarebbe bastato a far scendere il CDS di 200bp e salire il BTP di 20 punti %.
A  questo  punto  sarebbe stato sufficiente  chiudere le operazioni finanziarie e monetizzare l'Utile.
Il giorno successivo il governo avrebbe potuto fare il seguente proclama:

Cari concittadini, Vi ringraziamo per la disponibilità manifestata ad aiutare l'Italia e vogliamo portarVi a conoscenza che il Vs aiuto non ci è più al momento necessario in quanto la speculazione mondiale ha deciso di darci una mano regalandoci l'importo di

                                             200/MD   DI EURO

Tale somma verrà da noi utilizzata per ridurre il debito pubblico per pari ammontare e di conseguenza il rapporto debito PIL scenderà dal 120% al 107%.
Resta inteso che qualora dovesse servire (nuovo attacco della speculazione) saremo a richiedere di nuovo il Vs aiuto. Tanti auguri di Buon Natale,.

Bene credo che a questo punto il governante di turno avrebbe raccolto così tanti consensi da garantirsi la vincita delle elezioni per almeno i prossimi 20 anni.

Inoltre io ritengo che se si fosse comunque utilizzato i 200/MD per ricapitalizzare la CDP e far comprare dalla stessa 500/MD di beni pubblici (200 con l'utile realizzato e 300 con i finanziamenti ipotecari della BCE come da proposta 2) si sarebbe potuto far scendere ulteriormente il debito e l'onere per interessi.

RICAPITOLIAMO:

OGGI PAGHIAMO 34/MD DI PATRIMONIALI
IL DEBITO E' AL 126%
LO SPREAD E' A 300 SOLO GRAZIE A MARIO DRAGHI
ONERE TOTALE PER INTERESSI CHE PAGHEREMO
NEL 2013 SARA' DI CIRCA 78/MD

SE AVESSIMO FATTO L'OPERAZIONE AVREMMO:
DEBITO PIL AL 107% PIU' IL DEFICIT 2012
SPREAD SENZ'ALTRO VICINO A 200
ONERE TOTALE PER INTERESSI 50/MD
PATRIMONIALI O ALTRE TASSE 6/MD INVECE DI 34/MD

Vi spiego il perchè:

Con l'operazione da me prospettata il debito attuale (2000/MD) si sarebbe ridotto a
1.500 debito senior
  300 debito ipotecario della CDP

sui 1500/MD avremmo pagato almeno 50bp in meno rispetto a oggi per cui circa 47/MD di interessi mentre sulla parte del finanziamento ipotecario avremmo pagato per i primi 3 anni solo 3/MD all'anno cifra peraltro poi destinata a scendere per effetto delle dismissioni.

47/MD + 3  FA 50 E  CIOE' 28/MD  DI INTERESSI IN MENO RISPETTO A OGGI.

Inoltre il sistema Italia togliendosi dagli impicci avrebbe beneficiato della  immediata discesa dello spread e sono sicuro che oggi il ns. PIl sarebbe più elevato di almeno un paio di punti %

Arrivati a questo punto posso esprimervi tutto il mio più profondo sdegno.

Gli incapaci politici Italiani tutti non hanno capito la proposta e ci hanno fatto perdere

                                            200/md  euro

A chi dovremo chiedere i danni?

Al Presidente della Repubblica Napolitano al quale avevo cercato di rivolgermi con l'annuncio sul Corriere della Sera?
Al Primo Ministro Monti da me citato nello stesso annuncio?
Al ministro Grilli al quale avevo postato le proposte originarie?
Alle varie decine di politici dei diversi  schieramenti ai quali avevo inviato le mie idee?

Forse tali Idee erano strane ed infatti a sinistra le giudicavano bizzarre .
A destra non ne parliamo nemmeno perchè si sa la destra e contraria alle patrimoniali a prescindere.
Pensate che anche una persona capace ed intelligente e che stimo come Oscar Giannino promotore di "Fermare il Declino", essendo contraria a qualsiasi idea di patrimoniale, non ha mai voluto discutere con me la proposta.

Peccato, mi resta il dispiacere di non essere potuto servire alla nostra amata Italia.
Io credo che nel mondo solo il Sig. Warren Buffett avrebbe da subito capito la mia proposta.
Io stimo il Sig. Buffett più di ogni altra persona al mondo (anche per la sua nota filantropia) e ho solo il rammarico di non averlo mai potuto conoscere personalmente.
Pazienza sarà per un'altra volta.
Sicuramente i mercati torneranno ad attaccarci ed allora forse. . . . . . . .

martedì 4 dicembre 2012

PROPOSTA RIDUZIONE DEFICIT PIL SOTTO 70% DOPO BCE 2011

Ieri vi ho postato la mia proposta del settembre 2011 con la quale sollecitavo un'operazione volta a ridurre il debito in maniera rapida e consistente.
Vi ricordo che nello scorso dicembre il Presidente della BCE Mario Draghi permise alle banche (per importi illimitati) di riscontare presso la BCE stessa i mutui concessi al tasso dell'!% per i primi tre anni.
Bene, alla luce di tale offerta, andai a modificare la mia proposta originaria per sfruttare il regalo della BCE.
La struttura della proposta come vedrete non si modifica quanto a speculazione sui CDS ma diventa molto meno onerosa per i cittadini.
I dati sul totale interessi a carico dell'Italia sono diversi rispetto a quanto riportato ieri perchè vi ricordo, le due proposte hanno date diverse e tengono conto dei diversi valori espressi a tali date dal mercato.
Entro 2 giorni vi posterò le mie considerazioni finali riguardo alle due proposte e passerò ad elencare quanto l'Italia ha perso in questo anno per non aver fatto quanto da me proposto.
Da ultimo evidenzio che diverse persone hanno letto il mio post di ieri (spero tutto anche se molto lungo) ma nessuno ha postato un commento finale.
Mi piacerebbe leggere pareri ed indicazioni anche contrarie per poterne discutere insieme.
Buona lettura:

PROPOSTA RIDUZIONE DEFICIT PIL AL 70% DOPO MOSSA BCE DELLO SCORSO DICEMBRE

La proposta che vado ad esporre non è altro che una rielaborazione di quella da me ipotizzata il 26 settembre 2011.
Ferma restando   la parte relativa alla vendita allo scoperto dei CDS che come abbiamo visto dovrebbe  dare un dato positivo compreso fra i 100/MD ed i 200/MD.
Come vedremo in seguito questa proposta va a pesare ancora meno sui privati per cui ritengo corretto che tutte le somme incassate vadano allo stato ad immediata riduzione del debito;
come conseguenza  avremo una riduzione del debito ben oltre i target  stabiliti per cui si potrà nei 10 anni successivi utilizzare un decimo all’anno di tale somma per fare sviluppo soprattutto attraverso una riduzione del cuneo fiscale (si potrà fare extradeficit per circa 1 punto % di PIL ogni anno).
Detto tutto ciò a raccordo vado a spiegare come si può migliorare la proposta di settembre approfittando dei soldi messi a disposizione dalla BCE.


Durante lo scorso mese di dicembre la BCE si è dichiarata disponibile a finanziare le banche al tasso dell’1% a fronte del risconto di mutui dalle stesse detenuti.
Nel frattempo dal mese di settembre gli spread si sono ancora allargati ed attualmente il costo per l’Italia per interessi sul  debito a lungo termine supera il 6%
Detto ciò osserviamo che il costo totale per interessi per l’Italia nei prossimi 10 anni sarà:

2012                                85/MD
2013                                95
2014                               102
2015                               107
2016                               110
2017                               115
2018                               120
2019                               120
2020                               120
2021                               121

                                      1094       COSTO TOTALE IN 10 ANNI
                                                                                                                                                                       

E’ evidente che in misura sempre più crescente dovremo inseguire il pareggio di bilancio con nuovi sforzi e misure sempre più impegnative.
Dobbiamo ridurre il debito a 1.100/MD cioè riportare il rapporto debito PIL sotto il 70%.
Come facciamo:

1)      Patrimoniale sui beni degli Italiani pari a 400/MD in vent’anni
2)      Vendita di beni dello stato pari a 300/MD in dieci anni.
La somma complessiva è di 700/MD che però ci servono tutti subito.

1)Patrimoniale sui beni degli Italiani:
Per prima cosa evidenziamo che il totale della ricchezza netta degli Italiani è pari ad almeno 4.500/MD.
Andremo allora a stabilire una patrimoniale del 10% della ricchezza degli Italiani da incassare subito ma da spalmare nel pagamento in vent’anni cioè 20/MD all’anno e perciò una cifra inferiore a quella fatta pagare dal Governo Monti pari a 28/MD anno.
A questo punto ogni Italiano andrà presso la sua banca e si farà anticipare a titolo di Mutuo Ipotecario la somma da versare allo stato e concederà ipoteca su beni immobili di proprietà fino alla concorrenza della somma ottenuta.
L’interesse da pagare alle banche resterà a carico dello stato.
I privati dovranno pagare anno dopo anno le rate del mutuo pari ripeto a 20/MD come se stessero pagando una patrimoniale dilazionata.
Le banche risconteranno in BCE i mutui all’1%.

2)Lo stato crea una società pubblica nella quale versa i 400/MD incassati.
Questa società acquista dallo stato 700/MD di beni pubblici.
Per il pagamento utilizza i 400/MD appena incassati e per la differenza si fa erogare altri mutui ipotecari dalle banche per altri 300/MD concedendo ipoteca su tutti i 700/MD di beni.
Anche i 300/MD di mutui verranno riscontati all’1% in BCE e questa volta però il finanziamento verrà rimborsato in dieci anni con la vendita di 30/MD di beni pubblici all’anno.
Otterremo così soldi subito a fronte di una vendita dilazionata di parte del patrimonio pubblico.

RICAPITOLIAMO:

I PRIVATI SI INDEBITANO PER 400/MD

LA NUOVA SOCIETA’ PUBBLICA SI INDEBITA PER 300/MD

LO STATO DISMETTE 700/MD DI BENI E INCASSA 700/MD.

Con i 700/MD incassati lo stato va a riacquistare debito pubblico in circolazione per almeno 850/MD sfruttando l’attuale momento che vede il prezzo dei titoli pubblici ben sotto la pari.
Otterremo così una veloce discesa del debito pubblico da 1.900 a 1.050/MD.
Anche consolidando nel bilancio statale la società veicolo e comprendendo il debito della stessa nel bilancio statale avremo un debito totale di 1.350/MD in discesa poi di 30/MD all’anno per effetto dei rimborsi.

COSTO FINANZIARIO PER L’ITALIA:

Sui 700/MD di mutui il costo sarà nel primo anno di 7/MD e tale somma andrà a diminuire di anno in anno per effetto del duplice ridursi dei mutui.
Il secondo effetto positivo per l’Italia sarà la immediata riduzione degli spread perché il vero debito  pubblico Italiano sarà adesso solo 1.050/MD  pari cioè al 66% del PIL cioè un livello più basso di quello tedesco.
Non penso che i ns tassi si allineeranno a quelli della Germania ma è quasi certa la discesa dello spread di almeno 200/250 b. p.
Quindi con tassi non superiori al 4% il costo per finanziare i 1.050/MD di residuo debito senior sarà di 42/MD anno.

Come si vede il costo totale per interessi scenderà nei dieci anni da 1.094/MD a meno di 500.
Risparmieremo perciò quasi 60/MD anno “quasi tre finanziarie” e se vorremo lo stato stesso se lo riterrà potrà utilizzare parte dei risparmi per farsi carico del pagamento delle rate dei mutui dei privati; ecco perché io ho chiamato la mia proposta:



PATRIMONIALE A COSTO ZERO.

Dopodiché io ritengo invece che la patrimoniale vada fatta comunque pagare a tutti i possessori di ricchezza che non riusciranno a dimostrare come hanno accumulato i patrimoni (evasori) mentre non colpirei la ricchezza accumulata dopo regolare pagamento delle tasse (è l’evasione che va colpita non la ricchezza in senso stretto).
La rimanente somma di risparmi potrà essere destinata allo sviluppo (e ce n’è grande bisogno ) ma anche alla riduzione del carico fiscale oggi troppo elevato.
Da ultimo occorrerà far ripartire il sistema finanziario per aiutare le imprese ed ecco che 50/MD ottenuti con la manovra potranno essere destinati a temporaneo sostegno delle banche ma soprattutto del mondo produttivo.


Giuseppe Valoppi
3355394342
valoppig@libero.it oppure giuseppe.valoppi@libero.it

                                                                      

lunedì 3 dicembre 2012

GOVERNO MONTI BOCCIATO IN ECONOMIA

Oggi ho deciso di tediarVi.
Tutti abbiamo letto le notizie circa le previsioni dell’Ocse per il 2013 (-1% PIL) e quelle riguardanti il drammatico incremento dei disoccupati in Italia ed in Europa.
Oggi è anche uscita l’informazione circa il costo reale che gli Italiani dovranno sopportare per pagare l’IMU. Come volevasi dimostrare i provvedimenti del Governo Monti hanno determinato un costo quale imposta  patrimoniale annua di oltre 33/MD rispetto ai 28 inizialmente previsti.
Tutto questo mi fa ancor più arrabbiare perché lo scorso anno si sarebbe potuto fare molto meglio contenendo il costo a 20/MD anno.
Oggi vi allego la proposta che inoltrai all’allora Governo in carica, a politici dell’opposizione, a Banca d’Italia, all’attuale ministro del Tesoro Grilli ecc. ecc.
Come vedrete (se avrete la pazienza di leggerla) c’era la possibilità di ottenere ampi risparmi finanziari (riduzione di interessi pagati di quasi 500/MD in 10 anni ed inoltre si sarebbe potuto guadagnare oltre 100/MD Euro con una speculazione sui CDS che avrebbe visto perdenti gli Hedges Funds e tutti coloro che stavano scommettendo sul fallimento dell’Italia.
Pensate il debito pubblico Italiano ridotto grazie al gentile contributo dei vari Hedges funds sparsi nel mondo. Bah troppo facile.
La proposta che vi allego è quella che feci nel settembre 2011; nel dicembre 2011 Draghi mise a disposizione delle banche la possibilità di riscontare in BCE i mutui concessi  tasso dell’1%.
In conseguenza di ciò io rielaborai la proposta modificandola per adattarla alla novità; domani vi posterò la rielaborazione per darvi modo di analizzarne le differenze.
So di aver scritto troppo ma credo che solo con la lettura completa si possa (almeno spero) apprezzare l’idea.
Buona lettura. . . . .

PROPOSTE PER LA RIDUZIONE DEL RAPPORTO DEFICIT PIL AL 70% IN VENTI ANNI

Il totale del debito pubblico Italiano è oggi superiore ai 1.900/MD

Per scendere al  70% occorrerà recuperare risorse per  800/MD

Qualsiasi manovra di tale importo porterebbe ad uno shock economico e perciò si dovrà utilizzare più provvedimenti insieme per raggiungere l’obiettivo.

Distingueremo ora la manovra in due fasi descrivendo gli strumenti e le operazioni da effettuare di volta in volta per poi calcolare costi e benefici al termine dell’esposizione.

Paradossalmente la prima fase dell’operazione è estremamente favorita dalla difficoltà del momento.
Il grado di fiducia verso l’Italia è sensibilmente diminuito e ciò ha causato un innalzamento del costo dei CDS sull’Italia stessa “strumenti per la copertura del rischio su un debitore” e conseguentemente una feroce discesa delle quotazioni dei titoli di stato Italiani.
Approfittando di questa situazione  si opererà come segue:

FASE 1

A)Per prima cosa lo Stato Italiano dovrà sospendere le emissioni a lungo termine per evitare di pagare gli attuali spread ricorrendo solo ad emissioni di BOT certamente al momento meno costose.
Tale operazione genererà sui mercati la convinzione che l‘Italia non sia più in grado di emettere ed è possibile che il valore dei CDS cresca ancora e che i titoli a lungo termine subiscano ulteriori diminuzioni di prezzo.


B)Si incarica la BCE di acquistare titoli di stato italiani per un valore nominale di circa 800/MD.
 Per l’operazione la BCE dovrebbe spendere circa 700/MD visto l’attuale valore dei CCT e dei BTP.


C)(qui veniamo al lavoro sporco) Visto che il mercato li cerca disperatamente e sembra che tutta la speculazione mondiale non ne possa fare a meno la BCE dovrà soddisfare le necessità di protezione di tutti gli speculatori del mondo vendendo il CDS sul debito Italia, che oggi ha raggiunto un valore superiore ai 500 b.p. fino ad un controvalore totale di 400/MD euro.


Occorre considerare che è con l’acquisto dei CDS sul debito che si costringe un debitore a fallire, infatti la costante crescita di valore di questi strumenti comporta l’automatico aumento del costo degli indebitamenti. Visto che sino ad oggi non si è voluta sospendere la negoziazione di simili dannosi prodotti è giusto  ora utilizzarli per punire gli speculatori.



Vi chiederete come: ecco la seconda fase del progetto:

FASE 2

A)Viene stipulato con lo stato Svizzero un accordo simile a quelli già sottoscritti dalla Germania e dall’Inghilterra che riguardi i patrimoni Italiani ancora detenuti in tale nazione e con tale operazione si dovrebbero incassare   50/MD euro.

B)Dismissione di beni pubblici per un ammontare di 300/MD assistita da emissione per pari importo di CCT 10 anni a rimborso garantito.


La dismissione dei beni pubblici e delle quote di società detenute dallo Stato e dai vari enti è una operazione sulla quale si è tanto scritto.
Tale operazione ,concettualmente corretta in quanto consentirebbe di recuperare risorse da beni oggi scarsamente produttivi, necessità a mio avviso di tempi oggi non disponibili.
Nella sostanza il rientro del debito di cui parliamo deve avvenire al più presto in quanto occorre mandare al mercato segnali importanti ed immediati.
Una rapida vendita dei beni causerebbe però notevoli perdite perché il rischio di effettuare una svendita sarebbe reale.
Occorre poter dilazionare le vendite in 10 anni trovando tutte le risorse subito.
Come fare?
Lo Stato dovrebbe emettere un bond della durata di 10 anni del controvalore di 300/MD euro garantito da ipoteche e vincoli sui beni di proprietà dello Stato e dei vari enti pubblici.
Ipotizzando che al servizio/garanzia  del bond vengano posti beni (anche quelli che non si ritiene di vendere) per 700/MD lo stesso bond risulterebbe particolarmente gradito dai mercati essendo molto meno rischioso di altri e su questo titolo lo stato potrebbe pagare tassi molto vicini a quelli della Germania “diciamo ben inferiori al 3%.
Lo stato dovrà nei 10 anni che seguono procedere alla vendita di beni per 30/MD annui e destinare tali somme al rimborso del bond stesso.
Così facendo non avremmo una svendita del patrimonio  ma avremmo subito disponibili 300/MD.

C)Il governo Italiano, peraltro già d’accordo con la BCE, stabilisce una patrimoniale del 5% sui patrimoni netti inferiori a 1/M euro e del 10 % per quelli superiori a tale cifra.
Considerando che il totale assets netti dell’Italia dovrebbe essere superiore ai 4500/MD la somma da incassare con la patrimoniale dovrebbe essere di circa 400/MD.
Il solo pensare di applicare in un colpo solo una simile imposta fa venire la pelle d’oca ma ho sviluppato due idee alternative per raggiungere questo obiettivo.



PATRIMONIALE PAGATA SUBITO IN CONTANTI DA PARTE DEI CITTADINI

In questo caso gli Italiani che hanno pagato la patrimoniale  riceveranno dallo stato due titoli così strutturati:
a)Titolo che darà diritto a ricevere per 20  anni una somma pari al 5% annuo.
b)Diritto /warrant a ricevere una somma così stabilita:
 warrant = (CDS0 –CDS1)/CDS0=MAX 40%
ove CDS0 è il valore del CDS venduto dalla BCE CDS 1 sarà il valore del CDS sull’Italia ad un anno dalla operazione.
Il diritto come da me calcolato rappresenta la somma percentuale che l’investitore riceverà sul nominale di imposta pagato se l’operazione raggiungerà gli effetti auspicati.

CONSEGUENZE PER LO STATO ITALIANO

La somma globale incassata con le tre operazioni  dovrà essere destinata alla riduzione dell’attuale indebitamento utilizzando la stessa per 700/MD per acquistare parte del debito quotato annullando lo stesso mentre 50/MD dovranno essere destinati ad eventuali ricapitalizzazioni del Sistema Bancario ove questo fosse ancora in difficoltà.
Fra i titoli da ricomprare  andranno senz’altro compresi quelli acquistati dalla BCE lasciando alla stessa una piccola percentuale di guadagno e quindi sfruttando il basso prezzo d’acquisto.
E’ molto probabile che a conti fatti si riesca a rimborsare un valore nominale di debito di 800/MD.
Con questa operazione il debito totale scenderà da 1.900 a 1400/MD  per poi arrivare a 1.100/MD allo scadere del decimo anno grazie al costante rimborso del CCT garantito dai beni statali.
In termini percentuali il deficit pil scenderà subito sotto il 90% per arrivare  poi al 70%
Questo livello di indebitamento finale è inferiore a quello della Germania e credo che perciò il valore del CDS Italia non potrà che scendere e di parecchio.
Anche ipotizzando che il chiamarsi Italia continui a non pagare,  lo spread sul bund dovrebbe scendere di almeno 150 bp e di conseguenza il valore dei CDS stessi dovrebbe ridursi per pari importo.
Arrivati a questo punto l’Italia avrà raggiunto entrambi gli obiettivi (abbattimento del debito  e contenimento del costo % dell’indebitamento). Ho ipotizzato di considerare alla stregua di interessi il 5% annuo pagato e pertanto si evidenziano i seguenti risultati:






ANNO    INT. ANTE           INT SU  DEBITO      INT SU          INT A CITTADINI
               OPERAZIONE         RESIDUO               CCT GAR.        

2012                   80/MD                44/MD                     9/MD                     20/MD
2013                   87                                                       8,1                          
2014                   95                                                       7,2                          
2015                  100                                                      6,3                          
2016                  100                                                      5,4                          
2017                  100                                                      4,5                          
2018                  100                       “                               3,6                          
2019                  100                                                      2,7                          
2020                  100                                                      1,8                          
2021                  100                                                      0,9                          

TOTALE           972                    440                            49,5                         200

Come si vede anche trattando come interessi la somma restituita agli Italiani il risparmio per lo stato sarebbe di oltre 280/MD in dieci anni.
Nei dieci  anni successivi il risparmio sarebbe di 36/MD all’anno e poi a partire dal ventesimo  il risparmio raggiungerebbe i 56/MD annui.
Tali risparmi saranno parzialmente utilizzati per stimolare la crescita 15/MD anno cioè 1 punto di PIL mentre la differenza verrà restituita sotto forma di riduzione del carico fiscale (-1% di tasse rispetto al PIL nei primi 10 anni, -2,3% nei successivi 15  e -3,5% a partire dal ventiseiesimo.

CONSEGUENZE PER IL SISTEMA PRIVATO ITALIA

I cittadini pagatori della patrimoniale riceveranno in 20 anni e cioè 10,5 anni medi il totale delle  somme pagate. Il titolo che riceveranno sarà comunque quotato ed il suo valore sarà sicuramente superiore a 55 e probabilmente sarà vicino a 60.
Il secondo titolo pagherà se la manovra avrà gli effetti sperati.
Simulando avremo che se il CDS scenderà a 300bp la BCE lucrerà 160/MD cifra che di alzerà a 200/MD in caso di discesa a 250 e arriverà a 240/MD se il CDS planerà a 200.
Riconosciuti 10/MD alla BCE per il disturbo la rimanente somma verrà trasferita ai possessori dei warrant che incasseranno una cifra percentuale del 10% circa ogni 50 bp di discesa del CDS.
Completando i conteggi se si raggiungerà un CDS a 300bp da 500 gli Italiani riceveranno circa il 40% della patrimoniale pagata.
Come si vede il sacrificio che si va chiedere riguarda solo gli interessi sulla somma pagata se  la speculazione sul CDS non darà i frutti sperati, con l’ipotesi media (discesa del CDS a 400 gli italiani riceverebbero il 120% della somma pagata mentre nell’ipotesi di CDS a 300 il rimborso raggiungerà il 140%.
 Se invece si vorrà vendere subito  entrambi gli strumenti  il costo totale della patrimoniale sarà pari a 0  “Best option” e una perdita del 40% “worst option” della somma inizialmente pagata.
Siccome non ritengo giusto che l’operazione debba diventare una speculazione per gli Italiani se il warrant assumerà valori superiori al 40%,  per effetto di una discesa del CDS sotto il livello di 300,
tutta la differenza verrà incamerata dallo Stato e portata a decurtazione del debito.
I cittadini inoltre beneficeranno comunque delle riduzioni di tasse che si conseguiranno e cosa più importante  il miglioramento del merito di credito dell’Italia si travaserà sul Sistema bancario ed economico nel suo complesso.
Voglio sottolineare che due punti in meno di interessi per la parte privata dello stato rappresentano sul totale debiti dei privati una cifra pari a oltre 50/MD euro.


                                            RICAPITOLANDO

RIDUZIONE DELL’INDEBITAMENTO ITALIA DI 800/MD
MINORI COSTI PER INTERESSI PER LO STATO ITALIANO 640/MD  IN VENTI ANNI
MINORI TASSE PER 340/MD NEI PRIMI VENTI ANNI DOPO LA MANOVRA
MINORI COSTI PER INTERESSI PER PRIVATI ED IMPRESE ITALIANI PER 50/MD ANNO


                               COSTO  IMMEDIATO PER I CITTADINI ITALIANI:

NESSUNO SE DETERRANNO I TITOLI A RIMBORSO SINO ALLA SCADENZA CON ANZI UN UTILE IMPORANTE SE LA SPECULAZIONE SUL CDS ANDRA’ IN PORTO
DA 0 A 160/MD A SECONDA DELLE VARIE IPOTESI SE VENDERANNO IL PRIMO TITOLO SUBITO.

Il rapporto costi benefici è enorme perchè si ipotizza che una parte del progetto venga “gentilmente finanziata” dalla speculazione mondiale che farebbe un bagno di sangue perdendo la scommessa Italia ma ritengo che “chi di CDS ferisce di CDS . . . . . . .

Nel suo complesso vediamo che una patrimoniale importante 400/MD iniziali abbinata ad altri strumenti potrebbe auto ridursi fino a zero ma permetterebbe di raggiungere il 70% di deficit pil e cioè di arrivare una volta per tutte ad un livello ottimale per riprendere a vivere.

Per chi invece pensasse che una simile patrimoniale non sia sopportabile dal sistema Italia ho ipotizzato il piano alternativo:


IPOTESI DI PATRIMONIALE DA PAGARE IN VENTI ANNI

Fermi restando gli importi della patrimoniale e cioè 400/MD si può ipotizzare che venga concessa ai cittadini la possibilità di pagare in venti anni.
In questo caso lo stato Italiano provvederà a collocare sui mercati un secondo CCT DEL VALORE GLOBALE NOMINALE DI 400/MD questa volta garantito dai beni degli Italiani stessi (ipoteca sugli immobili o pegno sui titoli).
Anche in questo caso la rischiosità del prestito sarebbe minima e si pagheranno interessi simili a quelli pagati sul CCT garantito dai beni pubblici.
L’imposta pagata dagli Italiani pari a 20/MD all’anno (molto meno dell’attuale manovra) sarà utilizzata per rimborsare il CCT per il quale è infatti previsto il rimborso in 20 rate annuali..
Fermo restando l’utilizzo delle somme rivenienti otterremo i seguenti risultati:

CONSEGUENZE PER LO STATO ITALIANO:

Riduzione immediata del deficit per 150/MD (i 50 dalla Svizzera più  i 100 per il risparmio sull’acquisto dei titoli di stato dalla BCE.
Ulteriore riduzione graduale del deficit  di 50/MD all’anno per i primi dieci anni e di 20 all’anno per i dieci successivi.
Così operando il deficit Pil scenderà subito al 110%, arriverà al 83% dopo dieci anni raggiungendo come nell’altra ipotesi il 70% allo scadere del ventesimo.


Il debito totale sarà a sua volta così diviso:

1050/MD debito senior non garantito
  300/MD debito con rientro previsto in 10 anni garantito dai beni dello stato e degli enti
  400/MD debito con rientro previsto in 20 anni garantito dai beni dei privati Italiani

Come nell’altra ipotesi vado a calcolare il risparmio per interessi:

ANNO    INT. ANTE        INT SU  DEB.    INT SU              INT  SU CCT
               OPERAZIONE   RESIDUO          CCT GAR.     GAR DA PRIVATI

2012                   80/MD         44/MD                        9/MD                    12/MD
2013                   87                                                  8,1                        11,4
2014                   95                                                  7,2                        10,8
2015                 100                                                  6,3                        10,2
2016                 100                                                  5,4                          9,6
2017                 100                                                  4,5                          9,0
2018                 100                                                  3,6                          8,4
2019                 100                                                  2,7                          7,8
2020                 100                                                  1,8                          7,2
2021                 100                                                  0,9                          6,6

TOTALE          972               440                              49,5                       93,0

In questa ipotesi il risparmio per interessi sarà pari a  400/MD cifra che dovrebbe salire a 500/MD nei dieci anni successivi per poi raggiungere i 56/MD anno  come nell’esempio precedente.
Non avendo previsto alcuna emissione di titoli a favore dei privati il risparmio finanziario ulteriore conseguito nei venti anni  “(400 – 280) + (500-360)” cioè globali 360/MD verrà restituito a chi ha versato la patrimoniale quale credito d’imposta su singoli anni successivi al pagamento della prima rata.
Con questa ritocco  l’operazione diventa apparentemente neutra per lo stato  rispetto a quella che prevedeva il pagamento immediato della patrimoniale.





COSTO PER I CITTADINI

In questo esempio abbiamo visto che i cittadini si troveranno a pagare 20/MD euro annui ma potranno ricevere negli anni x +1 somme via via crescenti ma comunque una cifra quasi pari all’imposta pagata. Il raggiungimento degli obiettivi permetterà il progressivo azzeramento dell’imposta pagata per chi continuerà a pagare tasse nei 20 anni successivi.

In questa seconda ipotesi il ricavo dalla speculazione dal CDS andrà tutto allo stato  e avremo;

CDS 0              CDS 1                          UTILE PER LO STATO    
500                    500                                                   0                                                      
500                    450                                                 40/MD            
500                    400                                                 80/MD                                          
500                    350                                               120/MD                               
500                    300                                               160/MD                                          
500                    250                                               200/MD                                           
500                    200                                               240/MD                                            


Se come spero l’operazione genererà utile lo stato dovrà destinare l’intera somma all’ulteriore riduzione del deficit ma potrà nei 10 anni successivi utilizzare un decimo della stessa all’anno per scopi di sviluppo, riduzione cuneo fiscale ecc. anche conseguendo  un deficit di bilancio         annuo di pari importo visto che il target di riduzione del debito viene comunque rispettato.
Come si vede sui cittadini che pagano le tasse la patrimoniale inciderà per  cifre irrisorie mentre invece gli evasori cioè i detentori di grossi patrimoni non messi a reddito che non verseranno tasse in futuro si ritroveranno a pagare l’intera imposta pur se diluita nei 20 anni.

Da ultimo voglio sottolineare ancora una volta che il miglioramento della situazione dello Stato Italiano si trasmetterà anche al Sistema Bancario.
Oggi le nostre banche sono messe in discussione non perché hanno taroccato i bilanci o investito in strumenti a rischio ma solo perché detentrici di titoli di stato Italiani.
Il miglioramento del merito di credito dell’Italia farà risalire i prezzi degli stessi e immediatamente si ridurrà in maniera importante la pressione sulle banche stesse.
Non serviranno più ricapitalizzazioni ed anzi credo che le quotazioni delle stesse (oggi prive di senso) risaliranno immediatamente con immediati effetti benefici per i detentori delle azioni stesse (privati e Fondazioni Bancarie).
In ogni caso ove servisse (singoli casi di difficoltà) ho previsto di tenere a disposizione la somma di 50/MD euro da utilizzare per le ricapitalizzazioni da effettuare con uno strumento simile ai Tremonti Bond così strutturato:

Prestito convertibile a 10 anni

Tasso 7% annuo

Conversione obbligatoria in azioni della banca ove la stessa non provveda al rimborso nei 10 anni.

Con questa operazione le banche verrebbero ricapitalizzate senza costringere alla diluizione gli attuali azionisti (cui sono già stati richiesti importanti sacrifici).
Sarà compito di ogni singola banca evitare di distribuire dividendi nei 10 anni successivi per poter rimborsare, anche prima della scadenza, i prestiti ottenuti.

Dopo le due operazioni, sullo stato e sulle banche, il merito di credito delle stesse aumenterà di molto ed è probabile che il loro costo della raccolta si allinei a quello degli istituti della Germania e che di conseguenza il costo per indebitamento del settore privato Italiano sia uguale a quello dei Tedeschi.
Pari costo = pari competitività e perciò migliori opportunità di competere sui mercati.

Buon lavoro e          Viva l’Italia.


 Codroipo 26 settembre 2011

                                                                                            Giuseppe Valoppi